Peschiera del Garda (Verona), 2 luglio 2025 – Nuove tecnologie, attenzione alla sostenibilità economica, ambientale e sociale, dialogo con gli stakeholder e formazione. In una parola, «Full Innovation», il claim che la 117ª Fieragricola, rassegna internazionale di Veronafiere in programma dal 4 al 7 febbraio 2026, ha adottato per sintetizzare una nuova missione che alla trasversalità dell’esposizione (meccanica agricola, zootecnia, energie rinnovabili, viticoltura e soluzioni ad alto tasso di tecnologia come digitalizzazione, biosolution, gestione razionale dell’acqua, robotica) coniuga una significativa spinta verso internazionalizzazione e formazione, puntando a superare i numeri dell’edizione precedente (98.000 visitatori, 142 convegni, 838 espositori da 20 nazioni, 11 padiglioni occupati).
È quanto emerso questa mattina nel corso del Fieragricola Day, evento organizzato da Veronafiere alle Cantine Zenato di Peschiera del Garda per presentare agli espositori le novità della 117ª edizione, in programma come detto dal 4 al 7 febbraio 2026.
«Veronafiere desidera potenziare una chiara vocazione internazionale, aprendo sempre di più Fieragricola al mercato globale e rafforzando le relazioni con buyer e operatori esteri – ha dichiarato Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere –. Nel 2024 si sono registrati 8.000 operatori stranieri da 79 nazioni, con la partecipazione di 80 top buyer da 28 Paesi».
Per l’edizione 2026 i Paesi e le aree target saranno, in particolare, Spagna, Austria, Alpe Adria, Turchia, Europa Centro Orientale ed Eurasia, Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina.
Fieragricola 2026 rappresenta un’edizione di svolta. «Il claim “Full Innovation” vuole offrire una visione completa su innovazione tecnologica e competitività, sicurezza alimentare, resilienza ai cambiamenti climatici, nuovi modelli produttivi e organizzativi, formazione e aggiornamento professionale per l’agricoltura del futuro, sfide da vincere per garantire sicurezza alimentare a una popolazione mondiale che cresce», ha puntualizzato Rebughini.
Fra tecnologia, digitalizzazione e spinta all’internazionalizzazione, una delle principali missioni sarà valorizzare il capitale umano. «Fieragricola 2026 sarà una piattaforma viva e specializzata, al servizio del settore agricolo e dei suoi protagonisti attraverso sistemi di analisi dati, tavoli di ascolto, profilazione intelligente, incoming qualificato, forum tematici in grado di offrire risposte in chiave di business e di formazione a visitatori specializzati quali agricoltori, allevatori, imprenditori agromeccanici, veterinari, operatori del settore delle energie rinnovabili, mangimisti, aziende agricole ad elevato tasso di specializzazione», ha specificato Valeria Santolin, exhibition manager B2B di Veronafiere.
Le novità di Fieragricola 2026. Fra conferme e novità, attenzione ai giovani imprenditori e agli studenti degli istituti agrari e delle Facoltà di Agraria, accordi con le principali associazioni di categoria del sistema agricolo nazionale, Fieragricola 2026 – anche grazie all’area Fieragricola Tech – presenterà un nuovo layout espositivo che coinvolgerà gli 11 padiglioni occupati, le aree dinamiche esterne e gli ingressi al quartiere fieristico.
«Puntiamo a rafforzare la verticalizzazione dei diversi segmenti dell’agricoltura e della zootecnia, confermando il quadro di mostre ed eventi zootecnici internazionali – ha detto Matteo Pasinato, Event manager area Agritech di Veronafiere – offrendo focus specifici su temi che sono cruciali per rispondere alle sfide dell’agricoltura del futuro, con particolare attenzione a digital farming e gestione dei dati; gestione dell’acqua e del territorio; tecnologie, normative e policy in tema di agrivoltaico ed energie rinnovabili; agricoltura rigenerativa; rigenerazione del suolo del vigneto; interoperabilità in agricoltura».
Un’agricoltura che fa innovazione senza trascurare etica e responsabilità, come è nella storia di Cantine Zenato, fondata da Sergio Zenato, come ricordato dall’enologo Silvano Tempesta.
Nel periodo di avvicinamento a Fieragricola 2026, spazio alla formazione (con webinar su tematiche specifiche e scenari di visione dell’agricoltura) e risposte concrete alle richieste dell’agricoltura del Mezzogiorno, grazie a roadshow in Sicilia (settembre), Puglia (ottobre), Campania (novembre), Lazio (dicembre), dopo quelli già realizzati in Sardegna (aprile) e Calabria (giugno).
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