Torna all'elenco

Rabobank: anche per il 2026 prezzi della carne suina su livelli elevati In miglioramento gli aspetti sanitari, ma anche benessere animale e produttività

Rabobank: anche per il 2026 prezzi della carne suina su livelli elevati  In miglioramento gli aspetti sanitari, ma anche benessere animale e produttività
14 novembre 2025

Gli aspetti sanitari, una delle questioni che maggiormente preoccupa gli allevatori e che più di altre forse influisce sull’andamento produttivo e, di conseguenza, le relative quotazioni, per il 2026 sembrano essere in miglioramento. E i rilevamenti pubblicati sulla homepage del sito Teseo.Clal.it sembrano confermare le analisi di Rabobank relative al settore suinicolo per l’anno prossimo.

Che anno sarà per la suinicoltura mondiale? Dopo un 2025 che ha visto nella prima parte dell’anno un incremento del 3% dei volumi globali di carne suina commercializzati, le previsioni di chiusura del 2025 si collocano su livelli precedenti o leggermente superiori.

Il Brasile, competitivo per volumi e in parte anche per valori, si distingue come uno dei principali beneficiari di un mercato mondiale in crescita, pronto ad espandere la propria quota di mercato dal 12% al 15% del volume totale di carne suina globale entro la fine di quest’anno.

Per gli allevatori di maiali, però, il 2026 – con un taglio di un milione di scrofe in Cina e la crescita globale limitata del patrimonio di scrofe, che genera qualche incertezza lungo la catena di approvvigionamento – si caratterizzerà da un miglioramento di altri parametri vitali:

  • il benessere animale,

  • la salute della mandria,

  • l’ottimizzazione del peso delle carcasse,

  • il miglioramento della produttività nel suo insieme.

E tutto questo, secondo Rabobank, la più grande banca al mondo dedicata al settore agroalimentare, grazie a prezzi sostanzialmente stabili.

I prezzi della carne suina dovrebbero mantenersi elevati, seppure non senza fluttuazioni, in quanto la richiesta mondiale dovrebbe essere superiore alla disponibilità di carne suina.

Il consumo di carne di maiale dovrebbe mantenersi sostenuto anche per la prima fase del 2026, anche alla luce di forniture globali di carne bovina e di pollo in rallentamento. La pressione inflazionistica, però, potrebbe pesare sui tagli premium e sulle esportazioni globali.

A livello di scambi internazionali, la Cina – che ha ridotto di un milione il numero di scrofe – e il Sud-Est Asiatico potranno parzialmente influire sulle dinamiche di prezzo, rappresentando una delle aree di importazione più rappresentative su scala mondiale. Inoltre la Cina, con importazioni fra gennaio e settembre di quest’anno vicine a 1,65 milioni di tonnellate (per un valore superiore a 3,44 miliardi di dollari), è il primo paese importatore di carne suina a livello mondiale.

Guardando alle dinamiche mondiali, proprio nei giorni scorsi la Corea del Sud ha revocato il divieto di importazione di carne suina tedesca, imposto in seguito all'epidemia di afta epizootica verificatasi in Germania lo scorso gennaio. La Corea del Sud è uno dei principali importatori extra-UE di carne suina tedesca. Nel 2024, la Corea del Sud è stata il terzo importatore extra-UE di carne suina tedesca, dopo Regno Unito e Vietnam, con circa 51.000 tonnellate (inclusi i sottoprodotti).

Inserisci qui le parole chiave

fai click sulla lente o premi invio per ricercare