Quali supporti offrite agli agricoltori per la transizione digitale?
Agricolus supporta gli agricoltori nella transizione digitale con un’App, sia web che mobile, per l’agricoltura di precisione che integra tecnologie innovative come immagini satellitari, modelli previsionali, sensoristica di campo e molto altro per monitorare le colture in modo efficiente e gestire eventuali stress e problematiche in modo sito-specifico. Questo permette di ottimizzare l’impiego di risorse e input in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica.
Parlando di supporto, per noi la formazione di tecnici, professionisti e agricoltori è fondamentale: la Professional Academy di Agricolus nasce proprio con l’intento di accompagnarli, con un percorso formativo gratuito, nell’adozione di questi strumenti digitali.
Quali nuove tecnologie avete in programma di sviluppare?
Stiamo lavorando allo sviluppo di un DSS avanzato per la gestione agronomica, ma non possiamo svelare troppo: si tratterà di uno strumento che identifica ed evidenzia punti precisi con criticità all’interno dei campi e fornisce una diagnosi sulle cause grazie all’integrazione tra immagini satellitari e modelli previsionali. Grazie all’IA l’utente avrà consigli e analisi personalizzate sugli appezzamenti che gestisce.
Qual è la risposta del sistema agricolo?
La risposta è in crescita, ma eterogenea. Le aziende più strutturate e quelle orientate all’innovazione stanno adottando con convinzione gli strumenti digitali. Tuttavia, è ancora necessario lavorare su formazione, accessibilità e cultura digitale, soprattutto nelle piccole aziende. La collaborazione con enti pubblici, associazioni di categoria e reti di consulenza è fondamentale per rendere la transizione digitale inclusiva e capillare.
Quali strumenti o azioni potrebbero migliorare la diffusione di strumenti digitali in agricoltura?
Serve una combinazione di azioni: formazione mirata e continua per agricoltori e tecnici, incentivi economici specifici per la digitalizzazione, accesso a connessioni Internet stabili nelle aree rurali e promozione di soluzioni semplici, modulari e scalabili. Su questo ultimo punto, la parola d’ordine è interoperabilità: l’agricoltore deve poter essere messo nelle condizioni di sfruttare al 100% le potenzialità degli strumenti digitali, non può inserire gli stessi dati su mille piattaforme; e questo è l’obiettivo della rete di imprese AI4FARM che abbiamo fondato insieme a Image Line e di cui fanno già parte realtà importantissime del settore: METOS Italia, Topcon Agricoltura, WiseConn Europe.
Cosa vi aspettate da Fieragricola 2026?
Fieragricola per noi è una certezza: rappresenta un’occasione strategica per incontrare agricoltori, professionisti e stakeholder del settore, presentare le ultime innovazioni e confrontarci sui bisogni reali del comparto agricolo. Ci aspettiamo un’edizione sempre più orientata alla sostenibilità, alla digitalizzazione e alla condivisione di buone pratiche tra imprese, istituzioni e ricerca.
Quali novità porterete a Fieragricola 2026?
Oltre al DSS avanzato di cui abbiamo parlato sopra, sicuramente ci saranno nuovi sviluppi sull’integrazione con i macchinari e una evoluzione degli indici di sostenibilità presenti adesso in piattaforma, così da soddisfare le necessità delle aziende agricole in merito alle pratiche di carbon farming.