«La smart irrigation? Conveniente e sempre più diffusa, visto che oggi è adottata da quasi 6 aziende agricole su 10 in Italia, con un’accelerazione del 30% nel 2022. Il livello di investimento per un’azienda agricola di piccole e medie dimensioni va dai 2.000 ai 4.000 euro, assolutamente alla portata delle imprese, che possono beneficiare di misure di sostegno all’interno dei Programmi di sviluppo rurale e del Credito d’imposta del 20% nel 2023». Della rivoluzione introdotta dalla smart irrigation ne ha parlato oggi Emanuele Tavelli, amministratore delegato di Firmware nell’ambito del convegno «Connessione da remoto per l’irrigazione smart», organizzato da Fieragricola TECH in collaborazione con Edagricole.

La smart irrigation è uno dei focus di Fieragricola TECH, prima edizione della manifestazione di Veronafiere dedicata all’innovazione in agricoltura (in programma il 1 e il 2 febbraio al Palaexpo di Veronafiere con un programma di oltre 60 convegni), insieme alle energie rinnovabili, la digitalizzazione e l’agricoltura di precisione, le energie rinnovabili.

«L’irrigazione smart – ha affermato Tavelli – consente agli agricoltori di monitorare e gestire l’irrigazione comodamente da casa, tramite il cellulare. Non è quindi più necessario recarsi sul campo per leggere manualmente la strumentazione e misurare l’umidità del suolo, perché la sensoristica permette di farlo da remoto».

I vantaggi per l’agricoltore sono molteplici, a partire dal risparmio economico ai tempi di gestione delle operazioni di irrigazione: si garantisce, infatti, che le colture ricevano la corretta quantità di acqua al momento giusto. «Utilizzando le tecnologie di smart irrigation – ha specificato Tavelli – gli agricoltori possono avere un migliore controllo sulle loro pratiche di irrigazione, con un conseguente uso più efficiente dell’acqua e una migliore resa produttiva. Per una coltura come il kiwi, che necessita di molta acqua, il risparmio idrico si aggira intorno al 30%, con una pianta che lavora meglio e ha una migliore produzione».

L’acqua vista dal satellite. Un’altra soluzione tecnologica presente a Fieragricola TECH è legata al monitoraggio via satellite del suolo e della presenza di acqua e umidità, senza la necessità di inserire sensori in campo. Ne ha parlato al convegno «La piattaforma satellitare per l’irrigazione di precisione» Sergio Costa di Scarabelli Irrigazione.

La siccità che ha caratterizzato il 2022 ha spinto le vendite delle soluzioni di smart irrigation. Investire nel monitoraggio satellitare costa alle imprese intorno ai 48 euro all’ettaro con un abbonamento annuale che rileva e comunica i dati quotidianamente, spiega Scarabelli Irrigazione.

«Con le grandi aziende che stanno investendo per garantire i livelli produttivi in campo – ha spiegato Costa -. I limiti nell’adozione delle nuove tecnologie sono, semmai, legati all’età media degli agricoltori, che è piuttosto avanzata, oltre a un fattore di limitazione della disponibilità idrica, spesso legata oggi a turni di irrigazione non gestiti autonomamente dalle imprese agricole».

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