MERCATO TRATTORI IN FLESSIONE, IN FUTURO MENO MACCHINE, MA PIÙ PERFORMANTI

L’agricoltura di precisione, la meccanizzazione all’avanguardia, il futuro dell’innovazione di macchine e trattrici agricole saranno alcuni dei temi centrali di Fieragricola Tech, la formula expo-conference in programma i prossimi 29 e 30 gennaio 2025 a Veronafiere che guarda appunto all’innovazione nei settori della meccanica agricola, delle energie rinnovabili, delle bio-solution, della smart irrigation. Abbiamo affrontato il futuro dell’agrimeccanica e dell’Intelligenza Artificiale in agricoltura, oltre all’evoluzione della figura dei dealer con Roberto Rinaldin, presidente del Climmar, la Federazione europea dei dealer di macchine agricole.

Presidente Rinaldin, le immatricolazioni dei trattori sono in flessione in tutta Europa e in alcuni mercati extra Ue come Stati Uniti, India, Turchia e Canada. Quali sono le ragioni del calo? Si tratta di un calo congiunturale oppure stiamo entrando in una nuova fase con numeri di vendita strutturalmente inferiori, anche per gli anni a venire?

«La flessione delle immatricolazioni è evidente e comunque, purtroppo, molto attesa. Credo che non abbiamo ancora toccato il punto più basso, la seconda parte del 2024 non promette ancora bene e non si vede ancora la luce in fondo al tunnel. È comunque difficile trovare delle giustificazioni comuni a tutti gli Stati; sicuramente gli incentivi assegnati un po’ dappertutto hanno riempito il mercato oltre il necessario e gli attuali tempi incerti hanno congelato gli investimenti generali.

Fattori come le guerre in corso, la mancanza sostanziale di investimenti dedicati, il meteo ormai fuori controllo, il continuo rinnovarsi di tecniche agronomiche disorientano gli agricoltori e non danno sicurezza per gli investimenti in macchinari. Probabilmente, si andrà verso un mercato con meno macchine, ma più performanti».

Da presidente del Climmar, la Federazione europea dei dealer di macchine agricole, ritiene che si possano suggellare intese strategiche verso aree del mondo in cui l’agricoltura ha potenzialità di crescita migliori, come ad esempio l’Africa?

«Climmar è una associazione concepita a livello europeo, che tratta l’argomento della distribuzione e manutenzione dei macchinari agricoli nel Vecchio continente, dove le problematiche sono comuni ed affrontabili con strategie concertate. L’obiettivo è di consolidare ed espandere l’invito ai Paesi dell’Europa Orientale non ancora coinvolti, e a stimolare la costituzione di associazioni in Paesi come Spagna, Portogallo e Grecia, importati dal punto di vista agricolo, ma deficitari di politiche sindacali».

Come vede il futuro dei dealer di macchine agricole in Europa e in Italia? Quali saranno i trend principali? 

«Il futuro dei dealer è ormai evidente; grandi dimensioni, grande territorio da seguire, il tutto per avere una base imponibile che possa sostenere i costi di una organizzazione completa. Una strategia potrebbe prevedere che i dealer più piccoli possano trasferire il loro patrimonio di conoscenze verso il dealer più strutturato, integrandosi senza perdere la dignità di chi per generazioni ha servito un settore così particolare».

Che ruolo avrà il post vendita?

«Il post vendita sarà sempre più digital, seguito da remoto e, nella maggior parte dei casi, sarà un servizio risolvibile a distanza. Sarà una bella sfida nell’individuare le corrette tariffe di questo sistema».

Il prossimo 7 giugno a San Donà di Piave, nella sede di Sutto Wine, la sua concessionaria presenterà il robot 2.055W3 di AgXeed B.V.: quali sono gli spazi di vendita che sta conquistando la robotica e per quali ambiti, prevalentemente?

«La robotica è una realtà, non è più solo un concept. L’offerta spazia dalla viticoltura e frutticoltura fino al campo aperto. Gli obiettivi sono semplici: contenimento dei costi di esercizio, precisione maniacale nelle lavorazioni, tempestività e produttività, specialmente in condizioni meteorologiche avverse. Inoltre, eliminazione dei rischi per l’uomo connessi all’uso delle macchine agricole, e una mano per risolvere un problema legato alla reperibilità di manodopera specializzata».

Robotica, Intelligenza Artificiale: come sarà la meccanizzazione agricola del futuro, fra software sempre più intelligenti e carenza di manodopera? Come gestire la privacy e la sicurezza dei dati, con la necessaria condivisione delle informazioni, che costituisce un driver di crescita per IA e robotica?

«L’azienda agricola avrà bisogno di valutare tutti i dati provenienti da diverse fonti, quali macchine, centraline meteo, attrezzature, bollettini fitopatici e altro, e agire di conseguenza. Una sfida in mano a case di software già presenti sul mercato e in piena espansione.

Il tema della privacy e della proprietà e gestione dei dati non riguarda solo le aziende agricole, ma anche altri ambiti. È una questione in piena discussione in seno all’Unione europea e Climmar partecipa attivamente mediante i propri lobbisti».

Come manifestazioni come Fieragricola di Verona (e la sua versione ad alto tasso di innovazione, Fieragricola Tech, in programma nel 2025) possono aiutare il mondo agricolo ad affrontare il futuro?

«Fieragricola e tutte le manifestazioni di settore sono strumenti preziosi per divulgare le nuove frontiere della meccanizzazione agraria. A loro il compito di renderle facilmente fruibili, stimolarne le virtù e fare ricerca sui benefici ottenibili».

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