Fotovoltaico, si va verso nuove regole (e si tutela il suolo) per il Bando Agrisolare
Nuove regole in arrivo nell’ambito di un nuovo bando del Parco Agrisolare per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui fabbricati agricoli.
La misura rientra all’interno del Pnrr e per l’agrisolare mette a disposizione fondi pari a euro 1.500.000.000, di cui una quota pari ad almeno il 40% è destinata al finanziamento dei progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le risorse, complessivamente stanziate, sono così suddivise: 1.200 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle aziende agricole attive nella produzione agricola primaria; 150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli; 150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati da aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Obiettivi e soggetti ammessi.
L’obiettivo del bando Agrisolare è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica e alcuni interventi trainati di efficientamento in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.
Potranno presentare la domanda: gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria; le imprese agroindustriali; le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi.
Sono invece esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità Iva, aventi un volume di affari annuo, riferito all’anno fiscale 2022, inferiore a 7.000 euro.
Nuovi limiti.
Rispetto al precedente bando cambiano alcuni limiti. Per gli Impianti fotovoltaici il limite di potenza passa a 1.000 kWp. La spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è aumentata fino a 100.000 euro, mentre quella per dispositivi di ricarica sale a 30.000 euro.
Sarà poi possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica.
Inoltre, è prevista la modifica della percentuale di contribuzione in funzione del consumo, ammettendo anche impianti che non hanno autoconsumo. Per le imprese della produzione agricola primaria, il contributo sarà all’80%, con il vincolo dell’autoconsumo o del consumo condiviso (circa 693 milioni); in alternativa del 30% (con eventuali maggiorazioni) senza limite dell’autoconsumo (circa 75 milioni).