L’operazione della USSEC sostiene le iniziative dei clienti volte a verificare la sostenibilità della soia

St. Louis, USA – 3 ottobre 2022 – I clienti internazionali di U.S. Soy lungo tutta la catena di fornitura sono ora in grado di dimostrare più efficacemente il loro impegno nell’approvvigionamento di ingredienti sostenibili. Lo U.S. Soy Sustainability Protocol  (SSAP) – il protocollo di sostenibilità di U.S. Soy –  è stato infatti ampliato per consentire il trasferimento delle certificazioni SSAP fino a quattro volte.  

I clienti di U.S. Soy chiedevano da tempo una maggiore trasparenza sulla sostenibilità dei loro acquisti. La modifica allo SSAP effettuata da Soy Export Sustainability, LLC, parzialmente finanziata dal soybean checkoff statunitense, consente loro di tenere un registro degli acquisti sostenibili effettuati presso U.S. Soy, di utilizzarli per raggiungere gli obiettivi ESG (Environmental, Social e Governance) e di riferire sui progressi compiuti in questa direzione. Gli importatori potranno ottenere una certificazione a loro nome da un esportatore e potranno poi trasferirla ai propri clienti, fino a un massimo di quattro volte dopo l’esportazione.

Il plus ambientale della soia statunitense 

La soia di origine statunitense ha il più basso carbon foot print rispetto alle altre, grazie al perseguimento di diversi obiettivi di sostenibilità, tra cui:

  • uso più efficiente dei terreni
  • riduzione dell’erosione del suolo
  • uso più efficiente dell’energia
  • riduzione dei gas serra

I risultati raggiunti dai produttori di soia certificati SSAP

  • -43% emissione gas serra (GHG) per barile 
  • +60% efficienza utilizzo di acqua per irrigazione
  • +48% efficienza utilizzo del suolo suolo
  • +46% efficienza utilizzo di energia 
  • +34% condizioni di conservazione del suolo
  • +130% produzione di soia a parità di suolo

Risultati frutto di adozione di pratiche di agricoltura rigenerativa basate su:

  • Ridurre al minimo le modifiche del suolo 
  • Massimizzare la diversità delle colture 
  • Mantenere il suolo coperto da residui colturali e/o piante in crescita
  • Mantenere le radici vive nel suolo
  • Fornire nutrimento per il bestiame

“Garantire l’approvvigionamento sostenibile dei prodotti è fondamentale per il nostro impegno verso catene di fornitura responsabili. Siamo lieti di vedere il continuo miglioramento delle certificazioni SSAP, oltre alle metodologie trasparenti e credibili messe in atto per misurare la performance sostenibile. Le certificazioni trasferibili sono fondamentali per i nostri clienti e per la nostra attività al fine di tracciare e verificare che i prodotti a base di soia di cui ci riforniamo siano coltivati in modo sostenibile e che portino a una maggiore sostenibilità del sistema alimentare a livello globale”,

ha dichiarato Dessislava Barzachka, EA Sustainability Execution Manager di Bunge.

Lo SSAP, sviluppato nel 2013, è un approccio aggregato verificato e controllato da terzi che verifica la produzione sostenibile di soia su scala nazionale. Il sistema è progettato per mantenere il bilancio di massa della soia sostenibile verificata a ogni trasferimento e comprende i calcoli di lavorazione dell’industria. L’organizzazione che rilascia e traccia le certificazioni è Soy Export Sustainability, LLC.

Questa modifica, che nel breve termine risponde alle esigenze degli acquirenti di dimostrare il loro impegno nell’approvvigionamento di soia sostenibile, nel lungo periodo potrebbe anche contribuire a generare domanda per i loro prodotti, grazie alla preferenza da parte dei consumatori per i prodotti sostenibili.

Con le linee guida SSAP i coltivatori di soia statunitensi migliorano continuamente le loro prestazioni in termini di sostenibilità, garantendo, nel futuro, un prodotto ancora più sostenibile. U.S. Soy è già riconosciuta per disporre della soia con la minore impronta di carbonio rispetto a quella di altre origini. Lo SSAP comprende inoltre audit sulle aziende agricole condotti da un ente terzo indipendente: il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA). Lo SSAP ha recentemente ottenuto la Silver Level Equivalence nell’ambito del Farm Sustainability Assessment (FSA) 3.0 della Sustainable Agriculture Initiative Platform (SAI Platform). È inoltre valutato positivamente rispetto alle linee guida per l’approvvigionamento di soia della FEFAC, la Federazione europea tra i Produttori di Mangimi Composti, attraverso l’agenzia indipendente International Trade Centre (ITC), ed è riconosciuto sia dalle Sustainable Soy Sourcing Guidelines del Consumer Goods Forum che dalle Best Aquaculture Practices della Global Seafood Alliance.

“I coltivatori di soia statunitensi hanno un forte impegno nei confronti della sostenibilità e noi cerchiamo sempre di capire come sostenere i loro sforzi per verificare la sostenibilità dei loro prodotti. Lo SSAP fa questo e ora, grazie alle certificazioni trasferibili, consente di trasmettere questae verifiche agli altri clienti”, ha dichiarato Abby Rinne, Direttore della Sostenibilità dello U.S. Soybean Export Council (USSEC). L’USSEC è un membro fondatore di Soy Export Sustainability, LLC, che si occupa di differenziare, incrementare la preferenza e ottenere l’accesso al mercato per U.S. Soy.

Le esportazioni di U.S. Soy verificate da SSAP hanno superato i 100 milioni di tonnellate nel periodo 2014-21. Gli agricoltori statunitensi continuano a innovare per soddisfare la crescente domanda di soia sostenibile e i rapporti dell’USSEC mostrano che l’Asia settentrionale e l’Europa richiedono certificazioni SSAP per quasi il 100% dei loro acquisti.

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